Il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza disposte in favore di un soggetto deve essere adeguatamente motivato dall'amministrazione, la quale è tenuta a verificare con precisione l'effettiva percezione di mezzi economici sufficienti e corrispondenti all'importo annuale dell'assegno sociale, senza poter presumere il superamento dei limiti reddituali sulla base di elementi parziali e temporanei come un breve contratto di lavoro. L'amministrazione non può revocare le misure di accoglienza senza aver prima accertato in modo approfondito la situazione reddituale complessiva dell'interessato, al fine di garantire il rispetto del principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché il diritto dell'individuo a vedersi riconosciute le prestazioni assistenziali cui ha diritto in base alla normativa vigente. La revoca delle misure di accoglienza, in assenza di una adeguata istruttoria e motivazione, determina l'illegittimità del provvedimento, il quale deve essere annullato dall'autorità giurisdizionale.