Il contratto di appalto può essere validamente concluso anche in forma orale o per facta concludentia, attraverso l'esecuzione della prestazione, senza che sia necessaria una particolare forma o la prova di specifici requisiti formali. Ai fini della dimostrazione della conclusione del contratto, il giudice deve procedere a una valutazione complessiva di tutti gli elementi indiziari emersi, verificando se, pur singolarmente privi di rilevanza, essi siano in grado di fornire, nella loro sintesi e reciproca integrazione, una valida prova presuntiva dell'esistenza del contratto. Non è sufficiente una mera valutazione atomistica dei singoli elementi, essendo necessario accertare se, pur non avendo ciascuno di essi valore indiziario autonomo, essi possano acquisirlo in virtù della loro combinazione e del reciproco rafforzamento. Pertanto, il giudice non può escludere la prova della conclusione del contratto di appalto sulla base di elementi quali la struttura e l'oggetto dell'impresa appaltatrice, se non ha previamente verificato se tali elementi, unitamente ad altri indizi emersi, quali l'effettivo svolgimento dei lavori, la presenza del committente in cantiere, la discussione sui prezzi, siano idonei a fornire, nella loro valutazione complessiva, la prova presuntiva dell'esistenza del contratto.