Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32935 del 24 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32935PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si differenzia dal mero concorso di persone nel reato per il carattere dell'accordo criminoso, che nel concorso è diretto alla commissione di uno o più reati determinati, mentre nell'associazione è volto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la realizzazione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente dall'effettiva commissione dei singoli reati programmati. Pertanto, la sussistenza del reato associativo è ravvisabile quando gli imputati realizzano una serie indeterminata di reati, quali truffe, insolvenze fraudolente e bancarotte fraudolente, con un medesimo modus operandi e una suddivisione di ruoli, che vengono a rotazione modificati, in un arco di tempo prolungato, dimostrando la consapevolezza di far parte di una struttura criminale organizzata, della cui organizzazione usufruiscono per commettere i reati-fine. Inoltre, il contributo fornito dall'imputato alla distrazione dei beni provento delle truffe giustifica il suo concorso nelle bancarotte fraudolente, in quanto l'acquisizione di beni mediante mezzi fraudolenti e la successiva sottrazione alla garanzia patrimoniale costituiscono azioni distinte ed autonome, punibili a titolo di bancarotta fraudolenta. Infine, gli aumenti di pena per la continuazione, pur non richiedendo una specifica motivazione, devono comunque essere determinati in modo equo e proporzionato, tenendo conto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., senza che ciò comporti l'obbligo di una puntuale giustificazione per ogni singolo aumento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1259/2011 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 30/09/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dott.ssa Carmine Stabile, ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;

il difensore della part…

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