Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23317 del 15 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23317PEN

Massima

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Il peculato commesso da un pubblico ufficiale incaricato della riscossione di tasse e tributi, che si appropria di parte degli incassi, integra il reato di peculato anche in assenza di una prova diretta dell'effettivo incasso, essendo sufficiente l'accertamento che il pubblico ufficiale abbia rilasciato ricevute di pagamento agli utenti per poi annullarle, realizzando così un'appropriazione indebita delle somme riscosse. In tali casi, la sentenza di condanna può essere adeguatamente motivata sulla base di elementi indiziari, senza che sia necessaria una prova diretta dell'effettivo incasso, atteso che il peculato si consuma con l'appropriazione anche solo momentanea delle somme riscosse, a prescindere dalla loro effettiva destinazione. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'integrità e la correttezza dell'attività di riscossione di tributi e tasse pubbliche, tutelando il patrimonio della pubblica amministrazione da condotte appropriative del pubblico ufficiale infedele, anche quando non sia possibile fornire una prova diretta dell'effettivo incasso delle somme.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierlui - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/11/2020 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DE MASELLIS Mariella, che ha concluso chiedendo dichiararsi il ricorso inammissibile.
MOTIVI DELLA DECISIONE
La Corte, letto il ricorso proposto nell'interesse di (OMISSIS) avverso la sentenza della C…

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