Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36249 del 26 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:36249PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'attualità della pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, deve effettuare un concreto ed effettivo scrutinio di tutti gli elementi di fatto, anche quelli favorevoli al proposto, senza limitarsi a una mera presunzione di persistenza del vincolo associativo mafioso. In particolare, il giudice deve considerare e valutare, in assenza di altri sintomi di pericolosità, se la pregressa condotta antisociale sia in concreto ancora riproducibile da parte del proposto, tenendo conto anche di elementi quali il decorso di un rilevante lasso di tempo, il mutamento delle condizioni di vita, lo svolgimento di attività lavorative lecite e regolari in contesti lontani dal radicamento del sodalizio criminale di appartenenza, nonché il positivo percorso detentivo, ove sussistente. Tali elementi, se adeguatamente valutati, possono essere indicativi di una volontà di rescissione del legame criminoso e, pertanto, incidere sulla valutazione dell'attualità della pericolosità sociale, la quale non può fondarsi esclusivamente sulla presunzione semplice derivante dalla pregressa partecipazione all'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 02/02/2022 della CORTE di APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis)) BELMONTE;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto procuratore generale, Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1.Con il decreto impugnato, la Corte di appello di Palermo …

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