Consiglio di Stato sentenza n. 2938 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:2938SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia, adottato dalla pubblica amministrazione nei confronti di un'impresa, può essere annullato dal giudice amministrativo qualora l'impresa dimostri di essere stata successivamente ammessa al controllo giudiziario da parte del Tribunale competente in materia di misure di prevenzione, ottenendo una liberatoria antimafia e la riattivazione dei rapporti contrattuali precedentemente decaduti. In tali ipotesi, il ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento interdittivo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto l'impresa ha ottenuto il superamento della misura interdittiva e il ripristino della propria posizione giuridica. Il giudice, pertanto, deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite in ragione della peculiarità della vicenda processuale.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/03/2024

N. 02938/2024REG.PROV.COLL.

N. 05987/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5987 del 2023, proposto da -OMISSIS- in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da pec nei registri di giustizia ed eletto presso lo studio del secondo, sito in Napoli, via Toledo n. 323,

contro

il Ministero dell’interno e l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici domiciliano in Roma, via dei Portoghesi n. 12,

nei confronti

del -OMISSIS- in persona …

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