Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3240 del 22 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:3240PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve procedere ad un'attenta e ponderata analisi degli elementi probatori, considerandoli sia singolarmente che nel loro complesso, al fine di accertare l'effettivo inserimento dell'indagato nell'associazione di stampo mafioso contestata. A tal fine, assumono rilevanza indiziaria, tra l'altro: i contenuti di conversazioni ambientali che evidenzino il ruolo gerarchico ricoperto dall'indagato all'interno dell'organizzazione; la partecipazione dell'indagato a riunioni in luoghi pubblici con esponenti dell'associazione, specie ove non risulti comprovato l'esercizio di attività lavorative in tali contesti; il coinvolgimento dell'indagato in precedenti procedimenti penali connessi all'attività dell'associazione, anche ove non sia stata accertata la sua diretta responsabilità, in quanto idonei a dimostrare il reticolo di solidarietà in cui lo stesso risulta inserito. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono ritenersi sufficienti a giustificare, in sede cautelare, l'applicazione della misura della custodia in carcere per il reato di partecipazione ad associazione di stampo mafioso, ove siano ritenuti dotati di adeguato coefficiente di gravità indiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulian - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - Consigliere

Dott. BRUNO P. - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE MARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 19/04/2012 del Tribunale di Torino, in funzione di giudice del riesame in sede di rinvio;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione del consigliere ((omissis)) BRUNO;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dr. IZZO Gioacchino, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza dell'01/06/20…

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