Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28121 del 27 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:28121PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare il bilanciamento tra la circostanza attenuante speciale di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 e la recidiva reiterata di cui all'art. 99, comma 4, c.p., deve considerare gli elementi enunciati nell'art. 133 c.p. e motivare adeguatamente la propria decisione, senza che tale valutazione discrezionale sia sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico. Tuttavia, a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale n. 251/2012, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del divieto di prevalenza della predetta circostanza attenuante sulla recidiva reiterata, il giudice di merito è tenuto a riesaminare il giudizio di bilanciamento delle circostanze, tenendo conto dei principi affermati dalla Consulta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1/2012 CORTE APPELLO di PERUGIA, del 28/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LORENZO ORILIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante che ha concluso per annullamento con rinvio limitatamente al trattamento sanzionatorio.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza n. 47516/2011 questa Corte…

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