Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2671 del 21 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:2671PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la pena per il reato continuato, deve prima applicare l'aumento per la continuazione e successivamente operare la riduzione per le circostanze attenuanti generiche, senza invertire l'ordine di tali operazioni. L'erronea applicazione di tale principio, con la riduzione della pena per le attenuanti prima dell'aumento per la continuazione, comporta l'annullamento della sentenza con rinvio al giudice di merito per la corretta rideterminazione della sanzione. Il giudice di merito, nel rideterminare la pena, deve indicare espressamente il reato più grave in relazione al quale operare l'aumento per la continuazione, al fine di consentire il controllo di legittimità da parte del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - Consigliere

Dott. CAPUTO A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;
nei confronti di:
(OMISSIS) (ANCHE PCN) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 15/2012 GIUDICE DI PACE di CARINOLA, del 26/09/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
Udito il Sostituto Procu…

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