Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34514 del 12 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34514PEN

Massima

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Il sequestro probatorio effettuato dalla polizia giudiziaria in esecuzione di un decreto di perquisizione del pubblico ministero che non individua con sufficiente certezza l'oggetto specifico del sequestro, rimettendo alla discrezionalità degli operanti l'individuazione del presupposto fondamentale del sequestro, ovvero la qualifica dei beni come corpo o pertinenza del reato, necessita della successiva convalida del pubblico ministero ai sensi dell'articolo 355 del codice di procedura penale. In mancanza di tale convalida, il sequestro perde efficacia e deve essere disposta la restituzione delle cose sequestrate all'avente diritto, fermo restando la possibilità per il pubblico ministero di disporre autonomamente, se lo riterrà opportuno e in presenza dei relativi presupposti, un nuovo sequestro delle medesime cose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' ((omissis)) - Presidente

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RO. Gi., nato (OMESSO);

avverso l'ordinanza 23/1/2006 del Gip del Tribunale di Roma;

Visti gli atti, l'ordinanza denunziata e il ricorso;

Udita in Camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MONETTI Vito, che ha concluso per l'annullamento con rinvio del provv…

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