Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13046 del 25 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13046PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p., può fondare il proprio convincimento su un compendio probatorio costituito da risultanze investigative e intercettazioni telefoniche e ambientali, le quali dimostrino l'intraneità dell'indagato nell'associazione criminale, la sua partecipazione ai meccanismi di infiltrazione nei lavori pubblici e la sua cointeressenza nella spartizione dei profitti illeciti. Tali elementi, adeguatamente motivati dal giudice, integrano una valutazione logica e giuridicamente corretta del quadro indiziario, non censurabile in sede di legittimità, ove non si ravvisino vizi di illogicità manifesta. Inoltre, in presenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., opera la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., la quale può essere superata solo mediante la dimostrazione, da parte dell'indagato, di aver stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa, essendo onere del giudice di merito unicamente quello di dare atto dell'inesistenza di elementi idonei a vincere tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. FR., n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 16 luglio 2008 - Tribunale del Riesame di Reggio Calabria;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza in data 16 luglio 2008, depositata in cancelleria il 22…

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