Il Tribunale Amministrativo, nell'esercizio della propria funzione di controllo sulla legittimità dell'azione amministrativa, ha affermato il seguente principio di diritto: Il provvedimento amministrativo deve essere adeguatamente motivato, in modo chiaro e analitico, indicando se la decisione si fonda su una disposizione normativa o su altri atti amministrativi generali, oppure se si tratta di una valutazione discrezionale volta alla migliore tutela dell'interesse pubblico. La mancanza di una motivazione esplicita e logicamente coerente, che renda comprensibile il percorso logico-giuridico seguito dall'organo amministrativo, determina l'illegittimità del provvedimento. Inoltre, la composizione degli organi collegiali, come il Comitato Ambientale, deve rispettare le prescrizioni di legge, in particolare per quanto riguarda la nomina di membri aggiuntivi con diritto di voto, che deve avvenire con adeguata motivazione che ne giustifichi la scelta in relazione alle specifiche competenze e all'oggetto del procedimento. Il mancato rispetto di tali formalità determina l'illegittimità degli atti adottati dall'organo collegiale. Pertanto, il provvedimento amministrativo che si basi su un parere di un organo collegiale privo dei requisiti di legittimità nella sua composizione e motivazione è affetto da vizi di legittimità che ne comportano l'annullamento.