Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39497 del 25 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39497PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione del provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, deve limitarsi a verificare la congruenza della stessa rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere a una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, ma non anche quando propone censure che riguardino la ricostruzione dei fatti o si risolvano in una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. In tema di misure cautelari personali, il sindacato di legittimità sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari è consentito soltanto se si traduce nella violazione di specifiche norme di legge o nella manifesta illogicità della motivazione secondo la logica e i principi di diritto, rimanendo "all'interno" del provvedimento impugnato, senza poter riguardare la ricostruzione dei fatti. Inoltre, la scelta della misura cautelare da parte del giudice di merito deve essere adeguatamente motivata in relazione alle concrete modalità del fatto e al contesto in cui esso si inserisce, con particolare riferimento all'esigenza cautelare di cui all'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi G. - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andr - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS) attualmente sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catania, quinta sezione penale, n. 2019/2013, in data 05.12.2013;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Andrea Pellegrino;

udite le conclusioni del So…

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