Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 869 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:869SENT

Massima

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Il titolare di un'autorizzazione amministrativa per l'installazione di impianti pubblicitari su suolo pubblico, anche in assenza di una espressa previsione di durata temporale nel provvedimento autorizzativo, non può essere legittimamente obbligato dall'amministrazione comunale a rimuovere gli impianti prima del decorso del termine di tre mesi dalla notifica dell'ordine di rimozione, in conformità al regolamento comunale che disciplina la materia. Ciò in quanto il regolamento comunale, quale fonte normativa secondaria, prevale sulla determinazione unilaterale dell'amministrazione di comprimere il termine per la rimozione, atteso che il regolamento comunale, nel fissare il termine di tre mesi, ha inteso tutelare la posizione giuridica del titolare dell'autorizzazione, garantendogli un congruo lasso di tempo per adempiere all'obbligo di rimozione. Pertanto, l'amministrazione comunale non può, attraverso un provvedimento amministrativo, derogare unilateralmente al termine regolamentare, essendo tenuta a rispettare la disciplina dettata dalla fonte normativa secondaria, la quale riveste carattere vincolante per l'ente locale. Inoltre, la mancata irrogazione di una sanzione pecuniaria accessoria all'ordine di rimozione degli impianti pubblicitari con autorizzazione scaduta comporta la sussistenza della giurisdizione del giudice amministrativo, non trattandosi di una ordinanza applicativa di sanzione accessoria di cui all'art. 23, comma 11, del Codice della Strada.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/05/2019

N. 00869/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00952/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 952 del 2018, proposto da:
M.D. Punto Tre S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Francesco Meo e Alessandra Maria Cursi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Francesco Meo in Lecce, via Augusto Imperatore n. 16;

contro

Comune di Manduria, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Domenico Mastrolia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento, previa idonea tutela cautelare anche in…

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