Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29119 del 21 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29119PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato non presuppone necessariamente un previo accordo o la reciproca consapevolezza del concorso altrui, essendo sufficiente che la coscienza del contributo fornito all'altrui condotta esista unilateralmente, potendo manifestarsi come previo concerto, intesa istantanea o semplice adesione all'opera di un altro che rimane ignaro. Pertanto, la responsabilità a titolo di concorso nella sottrazione di un bene può essere ravvisata anche quando l'evento più grave non costituisca un logico e prevedibile sviluppo della condotta violenta, purché vi sia l'unitarietà del contesto nel quale si sono sviluppati gli avvenimenti. Inoltre, la valutazione della plausibilità della versione difensiva non deve essere contraddittoria, potendo legittimamente escludere la credibilità di una tesi secondo cui l'iniziativa di aggredire sarebbe partita dal solo soggetto fisicamente meno prestante, in considerazione delle circostanze oggettive del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BO. ME. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 233/2011 TRIB. LIBERTA' di BRESCIA, del 05/04/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. DE SANTIS Fausto per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza in data 5 aprile 2011, il Tribunale di Brescia, sezione per il riesame, confermava l'or…

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