Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47941 del 16 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47941PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di merito in ordine all'attendibilità e alla rilevanza delle fonti di prova, essendo suo compito verificare soltanto se la motivazione sia logica, coerente e rispettosa dei principi di diritto, senza poter riesaminare il merito della vicenda processuale. Pertanto, il ricorso per cassazione che si limiti a prospettare una diversa lettura degli elementi di fatto, senza denunciare specifici vizi logici o giuridici della motivazione, deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativa a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FI. ER. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3182/2005 CORTE APPELLO di MILANO, del 12/10/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Letto il ricorso ed i motivi proposti…

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