Il provvedimento di decadenza dalla concessione di suolo pubblico, originariamente adottato nei confronti del concessionario per morosità nel pagamento del canone, può essere superato e sanato attraverso il pagamento degli arretrati entro il termine fissato dal giudice in sede cautelare, con conseguente rinnovazione automatica della concessione negli anni successivi, in applicazione della disciplina regolamentare che prevede il rinnovo annuale della concessione previa comunicazione del titolare e pagamento del canone. In tal caso, la successiva perenzione del giudizio di impugnazione del provvedimento decadenziale non determina alcun effetto sul rapporto concessorio, ormai consolidatosi in esecuzione della pronuncia cautelare, con conseguente permanenza del diritto del concessionario all'occupazione del suolo pubblico. L'amministrazione non può pertanto revocare o dichiarare la decadenza della concessione senza attivare un nuovo procedimento amministrativo, nel rispetto del contraddittorio e dei principi di buon andamento e imparzialità di cui all'art. 97 Cost.