Il dolo eventuale ricorre quando l'agente si sia chiaramente rappresentato la significativa possibilità di verificazione dell'evento concreto e ciò nonostante, dopo aver considerato il fine perseguito e l'eventuale prezzo da pagare, si sia determinato ad agire comunque, anche a costo di causare l'evento lesivo, aderendo ad esso per il caso in cui si verifichi. Pertanto, ai fini della configurabilità del dolo eventuale, non è necessario che l'agente abbia previsto il concreto meccanismo causale dell'evento, essendo sufficiente che si sia rappresentato il rischio di verificazione dell'evento lesivo e vi abbia consapevolmente aderito, optando per il perseguimento del proprio intento criminoso nonostante tale rischio. Inoltre, il giudizio di bilanciamento tra le circostanze aggravanti e attenuanti, ai sensi dell'art. 69 c.p., deve essere effettuato anche quando, a seguito dell'esclusione di una specifica aggravante, residui la sola recidiva semplice, in luogo della recidiva qualificata.