Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13524 del 4 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13524PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare l'affermazione di responsabilità penale sull'attendibile dichiarazione della persona offesa, anche in assenza di riscontri estrinseci, purché la stessa sia adeguatamente valutata nella sua credibilità intrinseca. La valutazione della credibilità dei testi, ivi inclusi gli appartenenti alle forze dell'ordine, deve essere congruamente motivata, anche con riferimento alla possibilità che le espressioni incriminate siano state fraintese o non comprese. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, entro i limiti edittali, in relazione alla gravità del fatto e alla personalità del reo, senza che ciò integri un vizio di motivazione. L'eventuale mancata applicazione dell'indulto, non espressamente richiesta dalla difesa, non è censurabile in sede di legittimità, dovendo essere fatta valere in sede di esecuzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposti dal difensore di

Ro. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del Giudice di Pace di Breno in data 8.3.2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con la sentenza impugnat…

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