Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 54763 del 23 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54763PEN

Massima

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Il reato di corruzione si configura quando un pubblico ufficiale, in violazione dei doveri del proprio ufficio, compie atti contrari all'interesse pubblico al fine di ottenere un'utilità personale o per un terzo. Tuttavia, perché tale fattispecie sia integrata, è necessario che vi sia un nesso di causalità diretto e proporzionato tra gli atti compiuti dal pubblico ufficiale e il vantaggio ricevuto, non essendo sufficiente la mera sproporzione tra il beneficio ottenuto e il valore dell'utilità concessa. Pertanto, il giudice deve valutare attentamente tutti gli elementi di fatto, anche attraverso un'analisi complessiva della vicenda, per accertare l'effettiva sussistenza di tale nesso causale e la consapevolezza del pubblico ufficiale di agire in violazione dei propri doveri d'ufficio. Ove tale nesso non risulti provato in modo inequivocabile, non può ritenersi integrato il reato di corruzione, potendo eventualmente configurarsi un diverso illecito, come l'abuso d'ufficio. Inoltre, la sproporzione tra l'utilità ricevuta e i precedenti atti favorevoli del pubblico ufficiale non è di per sé sufficiente a dimostrare l'esistenza di un patto corruttivo, dovendosi valutare anche altri elementi indiziari, come l'assenza di contatti diretti tra le parti o la possibilità che l'utilità concessa al pubblico ufficiale sia stata determinata da motivazioni diverse dal mero scambio illecito. In definitiva, il giudice deve procedere a un'attenta disamina di tutti i fatti e le circostanze della vicenda, senza basarsi su presunzioni o congetture, al fine di accertare con certezza la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di corruzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FROSINONE;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/09/2015 del TRIB. LIBERTA' di FROSINONE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO COSTANZO;
lette le conclusioni del PG Dr. ORSI Luigi per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. A (OMISSIS) (amministratore unico della (OMISSIS) s.r.l.) e' stato contestato ex articoli 319 e 321 in relazione agli artico…

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