Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 229 del 2018

ECLI:IT:CGARS:2018:229SENT

Massima

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L'occupazione illegittima di un bene privato da parte della Pubblica Amministrazione, protrattasi per un periodo irragionevolmente lungo senza l'adozione dei necessari provvedimenti espropriati, determina l'insorgere di un obbligo risarcitorio a carico dell'Amministrazione, che può essere adempiuto alternativamente mediante la restituzione del bene, previa rimessione in pristino, ovvero mediante l'acquisizione formale dello stesso attraverso l'adozione di un provvedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001. In entrambi i casi, l'Amministrazione è tenuta a corrispondere al proprietario il risarcimento del danno derivante dall'occupazione illegittima, quantificato forfettariamente nella misura del 5% annuo del valore venale del bene, salva la prova di un danno di entità maggiore, nonché l'indennizzo per la perdita della proprietà, pari al valore venale del bene al momento dell'acquisizione, maggiorato del 10% a titolo di ristoro del danno non patrimoniale. Il termine per l'usucapione non inizia a decorrere in presenza di un'occupazione illegittima, in quanto si configura un illecito permanente, e l'Amministrazione non può invocare l'usucapione se non a seguito di una formale comunicazione di "interversione del possesso" al proprietario. Inoltre, il regime urbanistico vigente al momento dell'occupazione non è determinante ai fini della quantificazione del risarcimento, dovendo invece farsi riferimento alle potenzialità edificatorie effettive e legali del bene al momento dell'acquisizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/04/2018

N. 00229/2018REG.PROV.COLL.

N. 00544/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

in sede giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 544 del 2016, proposto dal Ministero della Difesa, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall’Avvocatura dello Stato, presso la cui sede distrettuale, in Palermo, via A. ((omissis)), n. 81, è
ex lege
domiciliato;

contro

società Capopassero s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli Avv.ti Prof. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio Piazza, in Palermo, Via Libertà n.39;

per la riforma

della sentenza n.1107 del 23.3.2016, pubblicata il 21.4.2016, resa dal T.A.R. SICILIA, Sez. Staccata di Cata…

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