La legge 15 gennaio 1992, n. 21, recante "legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi non di linea", nella versione vigente al momento dell'adozione del provvedimento impugnato, non prevede alcun obbligo di stabilire la rimessa esclusivamente nel Comune che rilascia l'autorizzazione per il servizio di noleggio con conducente, né impone l'obbligo di rientro dell'autoveicolo alla rimessa al termine di ogni singolo servizio. L'art. 11, comma 2, della citata legge n. 21/1992 prevede, infatti, che il prelevamento dell'utente ovvero l'inizio del servizio siano effettuati con partenza dal territorio del Comune che ha rilasciato la licenza, ma non prescrive che il termine di ogni singolo servizio debba avvenire necessariamente alla rimessa. Pertanto, la revoca dell'autorizzazione disposta dal Comune per il mancato rientro dell'autoveicolo alla rimessa al termine del servizio risulta illegittima, in quanto fondata su un obbligo non previsto dalla normativa vigente. La sospensione dell'efficacia delle modifiche introdotte dall'art. 29, comma 1-quater, del d.l. n. 207/2008, che avevano imposto tale obbligo, disposta dall'art. 7-bis del d.l. n. 5/2009 e prorogata fino al 31 dicembre 2018, comporta la perdurante inapplicabilità di tale prescrizione, in assenza di una disciplina regolatoria uniforme a livello nazionale definita con il decreto interministeriale previsto dall'art. 2, comma 3, del d.l. n. 40/2010.