Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39740 del 1 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:39740PEN

Massima

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Il termine ordinario di prescrizione del reato, pari al massimo della pena edittale stabilita dalla legge e comunque non inferiore a sei anni se si tratta di delitto, può essere interrotto da un atto interruttivo, come il decreto di citazione a giudizio, senza che ciò comporti una "neutralizzazione" illegittima del decorso del tempo. Inoltre, l'ottenimento della restituzione nel termine ai sensi dell'art. 175 c.p.p., comma 2, comporta che, ai fini della prescrizione, non si tenga conto del tempo intercorso tra la notificazione della sentenza contumaciale e la notificazione dell'ordinanza che concede la restituzione, in applicazione del comma 8 dello stesso articolo. L'inammissibilità del ricorso per cassazione dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato. Infine, la Corte di Cassazione ha ritenuto corretta in diritto la motivazione della Corte di Appello che ha respinto la richiesta di riconoscimento dell'ipotesi attenuata di ricettazione di cui all'art. 648 c.p., comma 2, trattandosi di un unico modulo riempito con un importo di euro 112,00.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/10/2013 della Corte di Appello di Bologna;
Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;
udito il Procuratore Generale in persona del dott. Eduardo Scardaccione che ha concluso per annullamento senza rinvio per prescrizione del reato di cui al capo sub b) con eliminazione della relativa pena; rigetto nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 29/10/2013, la Corte di Appello…

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