Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13527 del 12 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:13527PEN

Massima

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Il danneggiamento seguito da incendio, di cui all'art. 424 comma 2 c.p., si configura quando l'agente, con la volontà di danneggiare, appicca il fuoco a cose altrui, determinando un incendio, anche se non direttamente voluto. L'elemento differenziale rispetto al semplice danneggiamento è l'ulteriore sviluppo del fuoco, che deve rientrare nella ragionevole previsione della condotta, in relazione agli elementi circostanziali. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve indicare espressamente i vari passaggi di calcolo, come l'aumento per la continuazione e per la recidiva, senza violare il divieto di reformatio in pejus. La recidiva, inoltre, si applica sulla pena base, senza considerare l'aumento per la continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AR. Sa. - nato a (OMESSO);

Avverso la sentenza n. 1095/D della Corte d'appello di Catania in data 20.05.2009;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAMPETTI Umberto;

Sentite le conclusioni del P.G. Dott. MARTUSCIELLO Vittorio che ha richiesto annullamento con rinvio;

Udito il difensore Avv. BUTTAFUOCO Pierfrancesco che ha richiesto l'accoglimento del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESS…

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