Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3723 del 28 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3723PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione del materiale probatorio a quella compiuta dal giudice di merito, il quale gode di un ampio potere discrezionale nell'apprezzamento delle risultanze istruttorie, purché la motivazione sia logica e coerente. Il ricorso per cassazione non costituisce un'ulteriore istanza di merito, ma è limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione della sentenza impugnata, senza possibilità di una nuova valutazione del compendio probatorio. Pertanto, i motivi di ricorso che si risolvono in una mera critica alla ricostruzione dei fatti operata dal giudice di appello, senza denunciare specifici vizi logici o giuridici della motivazione, sono inammissibili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 771/2010 del 26/6/2012 della CORTE DI APPELLO DI BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CARMINE STABILE che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La Corte di Appello di Bologna con sent…

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