Il vincolo di destinazione a servizio pubblico comunale per uso di parcheggio e verde pubblico, imposto su un'area privata mediante convenzione stipulata ai sensi dell'art. 10 della L. 765/1967 all'atto del rilascio di una licenza edilizia, costituisce una servitù di diritto pubblico che non può ritenersi estinta per il solo mancato uso da parte della collettività, essendo necessario un comportamento della pubblica amministrazione incompatibile con il persistere dell'asservimento del bene privato a pubblici interessi. Pertanto, la pubblica amministrazione può esercitare i poteri di autotutela possessoria di cui all'art. 823 c.c. per imporre al proprietario dell'area gli obblighi strumentali al godimento del diritto di servitù, quali la manutenzione e la rimozione di rifiuti, senza che ciò integri un'indebita imposizione di prestazioni di facere con atto autoritativo. Tuttavia, l'obbligo di presentare un progetto di risistemazione dell'area, derivante dalla convenzione, deve ritenersi estinto per intervenuta prescrizione del relativo diritto, come accertato in sede giurisdizionale ordinaria con efficacia di giudicato.