Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 636 del 2019

ECLI:IT:TARTOS:2019:636SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza e controllo in materia edilizia, può ordinare la demolizione di un manufatto realizzato in assenza di titolo abilitativo, anche qualora il manufatto risulti esistente da epoca anteriore all'entrata in vigore della normativa urbanistica che ne avrebbe richiesto il preventivo assenso. Ciò in quanto l'ordine di demolizione costituisce un provvedimento vincolato, non necessitante di una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse, essendo sufficiente l'accertamento della violazione della disciplina urbanistico-edilizia. L'amministrazione non è tenuta a valutare l'eventuale affidamento dell'interessato nella legittimità del manufatto, né a comminare la sola sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, qualora non risulti impossibile l'esecuzione materiale di quest'ultima. Il principio di tutela dell'affidamento e della buona fede del privato, infatti, non può prevalere sull'interesse pubblico al ripristino della legalità violata, specie quando il privato non sia in grado di dimostrare la preesistenza legittima del manufatto. Pertanto, il Comune può legittimamente ordinare la demolizione di un manufatto abusivo, senza dover motivare specificamente le ragioni di pubblico interesse sottese al provvedimento, essendo sufficiente l'accertamento della violazione della normativa urbanistico-edilizia, a prescindere dall'epoca di realizzazione dell'opera e dall'eventuale affidamento del privato nella sua legittimità.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/04/2019

N. 00636/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01652/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1652 del 2017, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Firenze, via Masaccio 17;

contro

Comune di Fiesole, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via Fra’ Bartolommeo 8;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n. 127/2017 del 27 settembre 2017 del Responsabile del Dipartimento Urbanistica del Comune di Fiesole, notificata il…

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