Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15452 del 13 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15452PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di maltrattamenti in famiglia si configura quando l'imputato, attraverso una sistematica condotta di sopraffazione e di prevaricazione, realizza un clima di vessazione e di sopruso nei confronti della vittima, idoneo a sottometterla al suo controllo, anche quando i comportamenti aggressivi e minacciosi proseguono dopo l'allontanamento della vittima dalla abitazione familiare. La valutazione della credibilità e dell'attendibilità della persona offesa, in particolare nei reati sessuali, costituisce una questione di fatto riservata al giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in presenza di manifeste contraddizioni o illogicità evidenti. Il riconoscimento della circostanza attenuante della provocazione, prevista dall'art. 62 n. 2 c.p., richiede che la reazione dell'agente, pur non dovendo essere proporzionata al fatto ingiusto altrui, non sia tuttavia macroscopicamente sproporzionata, essendo necessario un nesso causale tra il fatto ingiusto e lo stato d'ira. La determinazione della pena, anche con riferimento agli aumenti per la continuazione, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale è tenuto a una motivazione specifica e dettagliata solo quando la pena sia di gran lunga superiore alla misura edittale media, mentre per gli aumenti di esigua entità è sufficiente una motivazione sintetica. La statuizione sulla concessione e quantificazione di una provvisionale in sede penale non è impugnabile con ricorso per cassazione, trattandosi di decisione di natura discrezionale, meramente delibativa e non necessariamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALTERIO Donatella - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/2/2022 della Corte d'appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Giovanni Liberati;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Giordano Luigi, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso;
udito per la parte civile (OMISSIS) l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile o com…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.