Consiglio di Stato sentenza n. 4149 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:4149SENT

Massima

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Il permesso di costruire può essere legittimamente annullato in autotutela dalla pubblica amministrazione qualora emergano, anche a distanza di tempo, vizi originari e gravi violazioni della normativa urbanistica ed edilizia, tali da determinare un rilevante aumento del carico urbanistico e da pregiudicare in modo significativo gli standard urbanistici. L'annullamento in autotutela di un permesso di costruire non è precluso dal decorso di un "ragionevole termine" dalla sua emanazione, atteso che il mero decorso del tempo non è di per sé sufficiente a far sorgere un affidamento tutelabile del privato, specie quando le irregolarità riscontrate siano di particolare gravità e autoevidenti. La pubblica amministrazione, nel valutare l'esercizio del potere di autotutela, non è tenuta a una ponderazione particolarmente rigorosa degli interessi pubblici e privati, quando le violazioni accertate siano di tale entità da rendere doveroso l'annullamento del titolo edilizio, a tutela dell'interesse pubblico primario al corretto assetto del territorio. Le deroghe alle distanze minime tra edifici previste dalla normativa urbanistica sono ammesse solo nell'ambito della pianificazione attuativa e non anche per i titoli abilitativi diretti, in quanto la disciplina sulle distanze minime tra edifici risponde a un preminente interesse pubblico alla tutela della salute e dell'igiene pubblica, che non può essere derogato in sede di singoli permessi di costruire. Le varianti essenziali realizzate in difformità dal permesso di costruire, che determinano un aumento del carico urbanistico, non possono essere sanate mediante l'applicazione della sola sanzione pecuniaria sostitutiva, ma comportano la necessità di procedere alla demolizione delle opere abusive e al ripristino dello stato dei luoghi, salvo l'impossibilità materiale di eseguire tale ordine di demolizione senza pregiudicare la stabilità dell'intero edificio.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/06/2020

N. 04149/2020REG.PROV.COLL.

N. 08124/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso NRG 8124/2015, proposto da NF Immobiliare Costruzioni s.r.l., corrente in S. Cipriano d’Aversa (NA), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Gian Luca Lemmo, con domicilio eletto in Roma, via A. Bertoloni n. 44, presso l’avv. Giovan Battista Santangelo,

contro

– il Comune di Casapesenna (CE), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti Raffaele Mastrantuono e Luigi Roma, con domicilio eletto in Roma, via dei Gandolfi n. 6, presso l’avv. Ilaria Cocco e
– la Commissione prefettizia presso il Comune di Casapesenna, in persona del Commissario
pro temp…

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