Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11677 del 20 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:11677PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990 si configura quando almeno tre persone siano vincolate da un patto associativo, anche informale e non contestuale, avente ad oggetto un programma criminoso nel settore degli stupefacenti, da realizzare attraverso il coordinamento degli apporti personali. È sufficiente l'esistenza di strutture, anche rudimentali, deducibili dalla predisposizione di mezzi per il perseguimento del fine comune, create in modo da offrire un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose, con il contributo dei singoli associati, non essendo richiesta la presenza di un'organizzazione complessa e articolata con cospicua dotazione di disponibilità economiche. Il vincolo permanente tra gli associati può essere desunto anche da fatti concludenti, come i contatti continui tra gli spacciatori, i beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative utilizzate, sia di tipo gerarchico che mediante divisione dei compiti tra gli associati, la commissione di reati rientranti nel programma criminoso e le loro specifiche modalità esecutive. Il dolo è dato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione dell'accordo e, quindi, del programma delittuoso in modo stabile e permanente. Il controllo del giudice di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare non può riguardare la ricostruzione dei fatti o una diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito, essendo limitato alla verifica della congruenza delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento e all'assenza di illogicità evidenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1042/2014 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 26/09/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Izzo G. inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Reggio Calabria, con ordinanza del 26/9/2014 ha confermato il provvedimento con il quale, in data 12/8/2014, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di que…

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