Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3192 del 21 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:3192PEN

Massima

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Le dichiarazioni accusatorie rese da un coindagato o coimputato del medesimo reato, o da persona indagata o imputata in un procedimento connesso o collegato, possono costituire grave indizio di colpevolezza ai fini dell'adozione di misure cautelari personali, ex art. 273 c.p.p., commi 1 e 1-bis, soltanto se, oltre ad essere intrinsecamente attendibili, siano sorrette da riscontri esterni individualizzanti, tali da assumere idoneità dimostrativa in relazione all'attribuzione del fatto-reato al soggetto destinatario della misura. La valutazione di tali elementi, effettuata nel contesto incidentale del procedimento de libertate e sulla base di materiale conoscitivo ancora in itinere, deve essere orientata ad acquisire non la certezza, ma l'elevata probabilità di colpevolezza del chiamato in correità. Il controllo di legittimità sulla motivazione delle ordinanze di riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale è limitato alla verifica della completezza e della insussistenza di vizi logici ictu oculi percepibili, senza possibilità di valutare la rispondenza delle argomentazioni alle acquisizioni processuali, atteso che tale valutazione è riservata in via esclusiva al giudice del merito. Pertanto, qualora venga impugnato con ricorso per Cassazione il provvedimento del Tribunale per il riesame di conferma di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, è improponibile innanzi alla Corte di Cassazione ogni questione che sconfini nella verifica degli indizi di colpevolezza che hanno legittimato l'adozione della misura coercitiva, travalicando i limiti del sindacato consentito sulla motivazione della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. MARTELLA Ilario S. - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SH. Fe., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 10 aprile 2007 emessa dal Tribunale di Napoli;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

sentito l'…

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