Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19677 del 8 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19677PEN

Massima

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Il giudice penale, nell'accertare la legittimità di un intervento edilizio, ha il compito di verificarne la conformità rispetto a tutti i parametri di legalità fissati dalla legge, dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dal titolo abilitativo edificatorio. Pertanto, laddove l'opera edilizia risulti difforme rispetto allo strumento urbanistico vigente nel territorio sede dell'intervento, ovvero non sia consentita dalle disposizioni legislative o regolamentari, il provvedimento amministrativo di tipo autorizzatorio o concessorio che la riguarda può essere considerato illegittimo dal giudice penale, il quale non deve limitarsi a verificare l'esistenza ontologica dell'atto o del provvedimento amministrativo, ma deve accertare l'integrazione o meno della fattispecie penale. Il reato di esecuzione di lavori edilizi può quindi ravvisarsi anche in presenza di un titolo edilizio illegittimo, laddove l'emanazione dell'atto sia avvenuta senza il rispetto delle norme che regolano l'esercizio del potere, salvo il caso in cui vi sia un provvedimento giurisdizionale del giudice amministrativo, passato in giudicato, che abbia espressamente affermato la legittimità della concessione o dell'autorizzazione edilizia ed il conseguente diritto del cittadino alla realizzazione dell'opera. Pertanto, il giudice penale, nel valutare la liceità di un intervento edilizio, ha il compito di verificarne la conformità rispetto a tutti i parametri di legalità fissati dalla normativa di settore, senza che ciò integri un'indebita ingerenza rispetto all'autorità amministrativa, essendo tale verifica necessaria ai fini dell'accertamento della fattispecie penale. Inoltre, la valutazione operata dall'amministrazione comunale in ordine alla corrispondenza delle opere realizzate con quelle suscettibili di mera autorizzazione può essere disattesa dal giudice penale qualora non risulti in linea con le prescrizioni normative, come nel caso di opere che, per la loro natura e caratteristiche, integrino l'ipotesi di una nuova costruzione abbisognevole di apposito permesso e non di una mera autorizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4584/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 12/01/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RENATO GRILLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) di Palermo.

RITENUTO I…

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