Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6891 del 22 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6891PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, ai sensi dell'art. 483 c.p., sussiste anche nel caso di falsa denuncia di smarrimento del certificato di proprietà di un'autovettura, in quanto tale denuncia è destinata a comprovare la veridicità del fatto dello smarrimento, che costituisce il necessario presupposto per l'attivazione del procedimento amministrativo di rilascio del duplicato. Tale principio si applica anche alla falsa denuncia di smarrimento della patente di guida, in quanto l'attestazione di ricezione della denuncia da parte del pubblico ufficiale riveste efficacia probatoria e costituisce il presupposto per l'avvio del procedimento di rilascio del duplicato. Pertanto, la falsa dichiarazione resa dal privato in tali contesti integra il reato di falso ideologico, a prescindere dall'esistenza di un obbligo giuridico di dichiarare il vero, essendo sufficiente che la dichiarazione sia destinata a comprovare un fatto rilevante per l'attivazione di un procedimento amministrativo. Inoltre, la valutazione in merito alla concessione delle attenuanti generiche deve tenere conto di elementi quali la gravità e la specificità dei precedenti penali dell'imputato, la non marginalità dei fatti e l'assenza di altri favorevoli fattori di valutazione, anche in relazione all'inserimento della condotta di falsificazione in una più ampia attività truffaldina.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3105/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 02/07/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO Eduardo.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte d'Appello di Palermo ha confermato la sentenza di condanna in primo grado a pena di giustizia nei confronti del ricorrente per il reato ex articolo 483 codice penale, compiuto nel (OMISSIS).

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