Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39048 del 24 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:39048PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali gravi si configura quando l'incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni perdura per oltre 40 giorni, computando anche il periodo di convalescenza necessario per il recupero delle forze organiche, a prescindere dall'esistenza di una lesione anatomica. La gravità della malattia, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 583 c.p., comma 1, n. 2, c.p., va valutata sulla base di una complessiva valutazione degli elementi clinici, senza che assuma rilievo decisivo il mancato riscontro di specifici accertamenti diagnostici, ove risulti comunque accertata la durata effettiva dell'incapacità lavorativa. Inoltre, l'aggravante dei motivi futili sussiste quando l'azione delittuosa sia stata determinata da ragioni di scarso rilievo, prive di qualsiasi giustificazione, mentre l'aggravante delle più persone riunite richiede la simultanea presenza di almeno due persone nel luogo e al momento della realizzazione della condotta illecita, a prescindere dall'eventuale assoluzione di uno dei concorrenti. Il divieto di reformatio in peius non è violato quando la pena inflitta in appello, pur essendo prossima al massimo edittale, risulti adeguatamente motivata in relazione alla gravità dei fatti, alla gratuità dell'aggressione e alle conseguenze irreparabili cui avrebbe potuto condurre.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusepp - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/06/2018 della Corte di Appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE RICCARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
uditi i difensori, Avv. (OMISSIS) e Avv. (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'ac…

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