Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5412 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:5412SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, adottata ai sensi degli artt. 27 e 31 del d.P.R. n. 380 del 2001, non perde efficacia per il solo fatto che il destinatario abbia presentato un'istanza di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del medesimo d.P.R. n. 380/2001. L'ordinanza di demolizione rimane valida ed efficace, seppure in uno stato di temporanea quiescenza, fino alla definizione, espressa o tacita, dell'istanza di sanatoria. Pertanto, in caso di rigetto, anche implicito per decorso del termine di 60 giorni, dell'istanza di accertamento di conformità, l'ordinanza di demolizione riacquista piena efficacia, con decorrenza del termine per l'esecuzione dalla comunicazione del provvedimento di diniego. Tale principio si fonda sulla ratio di evitare che la mera presentazione dell'istanza di sanatoria da parte del privato possa paralizzare de facto il provvedimento sanzionatorio, rimettendo alla sua volontà la sorte dell'ordinanza di demolizione. Tale orientamento, consolidato dalla giurisprudenza, risulta più aderente alle disposizioni e alla ratio del sistema normativo in tema di repressione e sanzione degli abusi edilizi, nel quale non è individuabile alcuna previsione, nemmeno implicita, dalla quale desumere che l'istanza di accertamento di conformità produca un effetto caducante sull'ordine di demolizione. Inoltre, l'ordinanza di demolizione è sufficientemente motivata con la descrizione delle opere abusive e l'accertamento dell'assenza del permesso di costruire, senza necessità di ulteriore sviluppo motivazionale sui vincoli urbanistici e paesaggistici gravanti sull'area, purché tali vincoli siano adeguatamente indicati nell'atto.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/11/2017

N. 05412/2017 REG.PROV.COLL.

N. 02273/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2273 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Vincenzo Carillo, rappresentato e difeso dall'avvocato Ciro Laviano, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, piazza Muzii N.16;

contro

Comune di Terzigno non costituito in giudizio;

per l'annullamento

(quanto al ricorso principale)

dell'ordinanza n. 19 del 9/2/2010, di sospensione dei lavori e demolizione delle opere edilizie eseguite alla Via Giovanni XXIII, Contrada Caprai; nonché di ogni atto presupposto, preparatorio, conseguente e comunque connesso;

(quanto ai motivi aggiunti)

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