Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 87 del 2019

ECLI:IT:TARLT:2019:87SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sezione staccata di Latina, ha affermato i seguenti principi giuridici: 1. L'occupazione abusiva di un bene immobile privato da parte della pubblica amministrazione, al di fuori di una legittima procedura espropriativa o di acquisizione, non può essere sanata attraverso l'istituto dell'usucapione, in quanto ciò contrasterebbe con l'art. 1 del Protocollo addizionale della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, che vieta la privazione della proprietà se non per causa di pubblica utilità e nelle condizioni previste dalla legge. 2. Il proprietario di un bene immobile illegittimamente occupato dalla pubblica amministrazione non può unilateralmente rinunciare al diritto di proprietà, in quanto tale facoltà non è prevista dalla legge e contrasterebbe con la disciplina imperativa contenuta nell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, che rappresenta l'unico riferimento normativo per i casi di occupazione sine titulo di un bene privato per scopi di interesse pubblico. 3. In caso di occupazione abusiva di un bene immobile privato da parte della pubblica amministrazione, il proprietario ha diritto alla restituzione del bene, previa rimessione in pristino dello stato dei luoghi, ferma restando la possibilità per l'amministrazione di attivare il procedimento di acquisizione non retroattiva disciplinato dall'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001. 4. Il risarcimento del danno da occupazione illegittima temporanea deve essere quantificato applicando, in via analogica, i criteri dettati dall'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, ossia in una somma omnicomprensiva pari al 5% annuo del valore del terreno, oltre agli interessi legali per il ritardo nell'erogazione delle somme e gli interessi legali dalla pubblicazione della sentenza sino all'effettiva restituzione. 5. Il termine di prescrizione del credito risarcitorio è interrotto dalla notifica del ricorso originario e non può essere limitato ai soli cinque anni antecedenti alla notifica dell'atto di riassunzione del giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/02/2019

N. 00087/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00986/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 986 del 2003, proposto da ((omissis)) s.r.l. (già Immobiliare Città s.r.l.), in persona del legale rappresentante
p.t.
, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio legale ((omissis)) in Latina, via Malta 7;

contro

Comune di Ponza (LT), in persona del Sindaco
p.t.
, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Latina, via G. B. Vico 45;

per la condanna

del Comune di Ponza a risarcire alla ricorrente i danni da occupazione
sine titulo
e da mancato go…

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