Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25091 del 2 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25091PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando il provvedimento di convalida del Pubblico Ministero, pur senza formulare l'imputazione, individua in modo chiaro il fatto reato e la relativa ipotesi normativa, facendo riferimento agli atti della Polizia Giudiziaria che ne costituiscono il presupposto fattuale, in modo tale da consentire il controllo giudiziale sulla sussistenza del fumus commissi delicti. Il giudice del riesame, in tale fase, non deve procedere ad un accertamento sulla fondatezza dell'accusa, essendo precluso un sindacato sulla concreta responsabilità dell'indagato, ma deve limitarsi a verificare la congruità degli elementi rappresentati a sostegno del provvedimento, al fine di ricondurre l'ipotesi di reato formulata in una di quelle tipicamente previste dalla legge, salvo il caso di manifesta infondatezza dell'accusa. Pertanto, il provvedimento di convalida del sequestro probatorio è legittimo quando contiene un chiaro riferimento alla condotta incriminata e alle relative ipotesi di reato, nonché una sia pur succinta spiegazione in ordine alla concreta finalità probatoria perseguita, senza che sia necessario verificare la persistenza delle esigenze probatorie, essendo tale valutazione rimessa ad una specifica procedura prevista dal codice di rito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

dall'Avvocato Nardella Costantino, quale difensore di De. St. Ma. (n. il (OMESSO)) e De. St. Wa. (n. il (OMESSO));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Foggia, in data 25/09/2009;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Adriano Iasillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Febbraro Giuseppe, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

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