Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27145 del 1 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27145PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 è legittimo quando sussistono il fumus commissi delicti, ovvero l'astratta configurabilità di una delle ipotesi criminose previste, e il periculum in mora, rappresentato dalla presenza di seri indizi circa la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi o le attività economiche del soggetto, nonché l'impossibilità di giustificarne la provenienza lecita. La valutazione di tali presupposti rientra nel potere discrezionale del giudice, il cui provvedimento è sindacabile in Cassazione solo per violazione di legge e non per vizi della motivazione, salvo che questa non sia meramente apparente. In particolare, il giudice può legittimamente ritenere sussistente la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi leciti del soggetto quando, sulla base di un'analisi complessiva della situazione economica del nucleo familiare, emerga l'insufficienza dei redditi dichiarati a giustificare gli investimenti effettuati, senza che sia necessaria un'analitica dimostrazione della provenienza illecita dei fondi utilizzati per l'acquisto. Inoltre, le deduzioni difensive volte a giustificare la legittima provenienza dei beni, come l'esistenza di donazioni o altre fonti di reddito, devono essere adeguatamente documentate, non essendo sufficiente la mera allegazione di tali circostanze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 108/2015 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 18/06/2015;
sen fa la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;
sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 18.6.2015 il Tribunale di Bari, provvedendo ai sensi dell'articolo 322 c.p.p., confermava il decreto di sequestro…

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