Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23214 del 27 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:23214PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che si appropria di denaro o di altra cosa mobile altrui, di cui abbia il possesso o la disponibilità per ragioni del suo ufficio o servizio, commette il reato di peculato, a prescindere dal fatto che l'occasione del reato sia stata provocata da una richiesta del legittimo proprietario. L'appropriazione indebita non può essere configurata quando l'agente abbia approfittato di una situazione di possesso correlata all'incarico pubblico rivestito, essendo irrilevante che l'assegno gli sia stato affidato a titolo di cortesia personale. La qualifica di incaricato di pubblico servizio sussiste in capo al gestore amministrativo delle entrate e delle uscite di un ente pubblico, come l'Ordine dei Medici, in quanto tale ente è deputato alla tutela degli interessi della categoria professionale che rappresenta. Il giudice di merito può legittimamente escludere la concessione della circostanza attenuante speciale di cui all'art. 323-bis c.p. in presenza di una complessiva valutazione negativa della condotta dell'imputato, anche quando siano state riconosciute le attenuanti generiche e l'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità. Il giudice di legittimità può sindacare direttamente la tempestività della costituzione di parte civile, rilevandone l'infondatezza ove risulti chiaramente indicato il petitum e la causa petendi, nonché la sussistenza della procura speciale, senza necessità di una specifica eccezione in sede di apertura del dibattimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/12/2017 della Corte di Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AMOROSO Riccardo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. TAMPIERI Luca, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS), in qualita' di sostituto processuale dell'avvocato (OMISSIS), difensore della parte c…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.