Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordine di demolizione emesso dal Comune di Augusta, ha affermato il seguente principio di diritto: Quando le opere realizzate in assenza di segnalazione certificata di inizio attività consistano in interventi di restauro e di risanamento conservativo su immobili vincolati, l'autorità competente a vigilare sull'osservanza del vincolo, e non il Comune, è titolare del potere di decidere in ordine alla possibile riduzione in pristino, contestualmente all'irrogazione di una sanzione pecuniaria. Pertanto, l'ordine di demolizione emesso dal Comune è illegittimo, in quanto non di sua competenza. Inoltre, in tali ipotesi, deve essere garantito il rispetto delle garanzie partecipative dell'interessato, in quanto il provvedimento non ha natura vincolata e la partecipazione procedimentale potrebbe influire sul contenuto del provvedimento finale. Infine, l'istanza di sanatoria presentata dall'interessato deve essere interpretata in senso sostanziale, alla luce del suo comportamento complessivo e del principio di buona fede, anche quando formalmente richiamata una diversa disposizione normativa.