Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5791 del 6 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5791PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando l'accordo tra tre o più persone abbia carattere generale e continuativo, con l'obiettivo di attuare un programma criminoso, anche se i singoli delitti siano stati ideati ed eseguiti autonomamente. L'elemento soggettivo del reato di associazione per delinquere sussiste quando l'accordo precede l'accordo particolare relativo a ciascun reato e permane anche indipendentemente dalla realizzazione dei singoli delitti, per l'ulteriore attuazione del programma di delinquenza prestabilito. Le intercettazioni telefoniche possono costituire fonte diretta di prova della colpevolezza dell'imputato, senza necessità di riscontri esterni, purché siano gravi, precise e concordanti. La nullità per incompatibilità del giudice non è prevista per il difetto di condizioni specifiche per l'esercizio delle funzioni in un determinato procedimento, ma solo per il difetto di capacità del giudice, inteso come mancanza dei requisiti per l'esercizio delle funzioni giurisdizionali. Il giudice che nel corso delle indagini preliminari ha emesso una misura cautelare reale può partecipare al dibattimento, in quanto il sequestro non presuppone una valutazione nel merito della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, ma solo la verifica della astratta configurabilità del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. TADDEI M. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza 1045/2011 della Corte d'appello di Cagliari, 2a sezione penale, del 7.3.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B. Taddei;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. Mazzotta Gabriele, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FAT…

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