La decadenza della concessione demaniale marittima può essere legittimamente disposta dall'amministrazione concedente qualora il concessionario abbia abusivamente sostituito altri nel godimento della concessione, in assenza della prescritta autorizzazione amministrativa, ovvero sia inadempiente al pagamento del canone concessorio. Tali cause di decadenza, previste rispettivamente dagli artt. 47, comma 1, lett. e) e d) del Codice della Navigazione e 49, comma 3, lett. e) e d) della legge regionale n. 13 del 2007, integrano autonomi e sufficienti presupposti per l'adozione del provvedimento di decadenza, a prescindere da eventuali contestazioni del concessionario in ordine all'entità del debito o alla prescrizione di parte di esso, nonché da richieste di rateizzazione o definizione bonaria della morosità. Il provvedimento di decadenza non può ritenersi sproporzionato ove risultino integrati i presupposti di legge, senza che assumano rilievo eventuali riferimenti a disordine normativo o a previsioni agevolative di carattere generale, le quali non valgono a superare le specifiche cause di decadenza accertate. Parimenti, la pendenza di un'istanza di autorizzazione ai sensi dell'art. 45-bis del Codice della Navigazione non esclude la legittimità della decadenza per abusiva sostituzione di altri nel godimento della concessione, atteso che tale fattispecie si integra indipendentemente dall'esito di tale istanza, essendo necessaria la previa autorizzazione amministrativa per qualsiasi forma di subingresso o affidamento a terzi delle attività oggetto della concessione.