Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27476 del 14 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:27476PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere legittimamente disposto dal giudice quando ricorrono i presupposti di cui all'art. 321 c.p.p., ossia quando vi è il pericolo che la libera disponibilità dei beni da parte dell'indagato possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato o agevolare la commissione di altri reati. Il sequestro probatorio, invece, è finalizzato ad assicurare le fonti di prova ed è subordinato alla sussistenza di gravi indizi di reità e del pericolo di dispersione delle prove. Pertanto, il titolo del sequestro non può mutare da probatorio a preventivo in assenza di una motivazione adeguata che dia conto del sopravvenire di esigenze cautelari diverse da quelle originarie. Inoltre, il sequestro di beni disposto dalla polizia giudiziaria senza la convalida del pubblico ministero entro le 48 ore successive è illegittimo, in quanto viola il principio di riserva di giurisdizione sancito dall'art. 13 Cost. Infine, il ricorso avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di restituzione dei beni sequestrati deve essere proposto dal difensore munito di procura speciale e non dal terzo interessato personalmente, in ossequio al principio di tassatività dei soggetti legittimati a impugnare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MORELLI Frances - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
avverso la sentenza del 09/06/2017 del GIP TRIBUNALE di NAPOLI NORD;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MORELLI Francesca;
lette le conclusioni del PG Dott. GALLI Massimo, per l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Viene proposto ricorso avverso il provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, ai sensi dell'articolo 263 c.p.p., co…

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