Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52507 del 21 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52507PEN

Massima

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L'inosservanza delle prescrizioni generiche di "vivere onestamente e rispettare le leggi" da parte del soggetto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno non integra il reato di cui all'art. 75, comma 2, del D.Lgs. n. 159/2011 (già art. 9, comma 2, della L. n. 1423/1956), in quanto tale disposizione incriminatrice risulta carente di sufficiente chiarezza e precisione nella previsione dei presupposti applicativi, in violazione del principio di tassatività, come evidenziato dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nella sentenza De Tommaso contro Italia. Tuttavia, l'inosservanza di tali prescrizioni generiche può rilevare ai fini dell'aggravamento della misura di prevenzione personale imposta al soggetto ritenuto socialmente pericoloso. Il giudice, pertanto, non può fondare una condanna penale sulla mera violazione di obblighi di condotta così ampi e indeterminati, essendo necessario che la norma incriminatrice preveda in modo chiaro e tassativo i comportamenti vietati, nel rispetto dei principi di legalità e determinatezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/11/2016 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) SARACENO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TOCCI STEFANO, che chiede il rinvio a nuovo ruolo in attesa della sentenza della Corte costituzionale o in subordine l'inammissibilita' del ricorso.
Ud…

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