Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7397 del 16 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:7397PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo che la libera disponibilità dei beni possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato o agevolare la commissione di altri reati. Il giudice deve motivare adeguatamente il nesso di pertinenzialità tra i beni in sequestro e il reato contestato, senza che sia sufficiente una mera congettura, ma occorre un compendio investigativo che dimostri il collegamento tra i beni e le ipotesi delittuose. Inoltre, il provvedimento di sequestro deve rispettare i principi di proporzionalità, adeguatezza e gradualità della misura cautelare, evitando di incidere in maniera eccessiva sulla sfera patrimoniale del soggetto colpito. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di riesame del sequestro è ammesso solo per violazione di legge, intesa come errores in iudicando o in procedendo, nonché per vizi della motivazione così radicali da renderla del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza. Non sono invece proponibili in sede di legittimità censure relative alla proporzionalità, adeguatezza e gradualità della misura cautelare, se non erano state sollevate nei precedenti gradi di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/04/2016 del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa Antonella Di Stasi;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FIMIANI Pasquale, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 17.3.2016…

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