Il Sindaco, ai sensi dell'art. 3, commi 16 e 17, della legge n. 94 del 2009, può legittimamente ordinare il ripristino dello stato dei luoghi e la chiusura temporanea di un esercizio commerciale per un periodo non inferiore a cinque giorni, in caso di indebita occupazione di suolo pubblico a fini commerciali, anche qualora l'occupazione sia stata successivamente rimossa e la sanzione pecuniaria pagata. Tale potere sanzionatorio, di natura discrezionale, è finalizzato a tutelare l'interesse pubblico al corretto utilizzo del demanio comunale, senza che possano rilevare eventuali errori o incoerenze dell'Amministrazione nell'aver autorizzato l'occupazione di un'area già precedentemente concessa ad altri soggetti, né il principio di tutela dell'affidamento, non potendo il privato far valere un legittimo affidamento sulla possibilità di definire la vicenda con il solo pagamento della sanzione pecuniaria. L'esercente, in tali casi, non può porre in essere forme di "auto-difesa" non consentite dall'ordinamento, ma deve avvalersi degli strumenti giuridici predisposti per tutelare le proprie ragioni.