Il reato di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti di cui agli artt. 61-bis, 416-bis c.p. e art. 74 d.P.R. n. 309/1990 si configura anche quando il singolo partecipante sia coinvolto in un solo episodio criminoso, purché emerga la sua consapevole e stabile partecipazione all'organizzazione, desumibile da elementi quali il ruolo di collegamento con i vertici dell'associazione, la conoscenza della struttura e delle modalità operative del gruppo, l'affidamento di compiti strategici. Il contributo concorsuale nel reato di cui all'art. 73 d.P.R. n. 309/1990 rileva non solo quando abbia efficacia causale, ma anche quando assuma la forma di un contributo agevolatore, essendo sufficiente che la condotta si manifesti in un comportamento esteriore idoneo ad arrecare un apprezzabile contributo alla commissione del reato, mediante il rafforzamento del proposito criminoso o l'agevolazione dell'opera degli altri concorrenti. Ai fini della configurazione del tentativo di acquisto di sostanza stupefacente di cui agli artt. 56, 110 c.p. e art. 73 d.P.R. n. 309/1990, è sufficiente che l'iter criminis si sia interrotto prima della conclusione dell'accordo tra acquirente e venditore in ordine alla quantità, qualità e prezzo della sostanza, essendo irrilevante la mancata traditio. La circostanza aggravante della ingente quantità di cui all'art. 80, comma 2, d.P.R. n. 309/1990 si configura a carico di tutti i concorrenti nel reato di cui all'art. 73 che l'abbiano conosciuta o che anche solo per colpa l'abbiano ignorata o ritenuta inesistente per errore dovuto a colpa.