Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27934 del 15 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27934PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la richiesta di adempimento di un preteso debito è realizzata con modalità caratterizzate da pervicacia e particolare efficacia intimidatoria, tali da risultare del tutto eccedenti e sproporzionate rispetto all'esercizio del preteso diritto. Pertanto, non integra l'ipotesi dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, ma il reato di estorsione, la condotta di chi, di fronte al rifiuto da parte dei liquidatori di assecondare le proprie richieste di risarcimento, reagisce con minacce di morte e violenze fisiche, essendo tali comportamenti del tutto sproporzionati rispetto all'eventuale pretesa vantata. La valutazione della prova testimoniale, in particolare l'attendibilità dei liquidatori, rientra nella discrezionalità dei giudici di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetto da vizi logici o motivazionali evidenti. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, conseguente alla manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, ivi compreso l'eventuale decorso del termine di prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antoni - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. CA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3507/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 17/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. Guglielmo Passacantando che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

CONSIDERATO IN FATTO

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