Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24564 del 10 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:24564PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro preventivo di beni può essere disposto nei confronti di un soggetto indagato per reati di associazione mafiosa e usura, anche in assenza di una contestazione diretta della partecipazione all'associazione criminale, quando vi sia una stretta correlazione tra i beni da sottoporre a sequestro e l'attività illecita attribuita all'indagato, caratterizzata da una redditizia "imprenditorialità" nell'ambito dell'associazione mafiosa e delle attività di usura, che gli consente di disporre di ingenti risorse economiche non giustificate da redditi leciti. In tali casi, il sequestro preventivo è giustificato dall'esigenza di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa e la dispersione dei beni che potrebbero essere oggetto di confisca, in ragione del ruolo rivestito dall'indagato nell'ambito dell'associazione mafiosa, anche se non direttamente contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antoni - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. DAVIGO P - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Robert - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 08/08/2014 del Tribunale di Reggio Calabria;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Piercamillo Davigo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;

udito per l'indagato l'Avv. (OMISSIS), che ha conclu…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.