Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27568 del 15 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:27568PEN

Massima

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La recidiva reiterata prevista dall'art. 99, comma 4, c.p., applicata al condannato, preclude la concessione della detenzione domiciliare di cui all'art. 47-ter, comma 1-bis, della legge n. 354 del 1975, anche qualora siano state riconosciute al condannato circostanze attenuanti equivalenti, in quanto la recidiva risulta comunque applicata, con conseguente incidenza sul trattamento sanzionatorio, non essendo sufficiente il mero bilanciamento con le attenuanti per escluderne gli effetti ostativi. La detenzione domiciliare di cui all'art. 47-ter, comma 1, n. 1, della medesima legge, riferita a ragioni solidaristiche o umanitarie, non è invece applicabile alla fattispecie, essendo la previsione di tale beneficio limitata alle ipotesi espressamente indicate dalla norma. Pertanto, la presenza della recidiva reiterata, applicata al condannato, costituisce un ostacolo insuperabile alla concessione della detenzione domiciliare, a prescindere dalla valutazione di altri elementi, quali la natura del reato o la prognosi di pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

LA. Gi. , nato il (OMESSO) a (OMESSO);

avverso la ordinanza in data 19.11.2009 del Tribunale di sorveglianza di Milano.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal consigliere Dr. M. ((omissis));

Lette le richieste del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

FATTO

1. Con il provvedimento in epigrafe il Tribunale di sorve…

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